Il Centro di permanenza per il
rimpatrio di Palazzo San Gervasio (Potenza) – dove alcuni giorni
fa un giovane algerino è morto, innescando una rivolta che ha
portato anche ad un incendio che ha danneggiato alcuni moduli
della struttura – è in una situazione di “grave degrado” e la
sua gestione è “problematica”.
E’ quanto hanno rilevato oggi, durante una “visita
ispettiva”, alcuni parlamentari e consiglieri regionali di Pd,
Avs e M5s, avvocati, mediatori, medici, infermieri e
rappresentanti di Arci e Cgil. In una nota diffusa in serata, il
Pd lucano ha sottolineato che ad uno dei parlamentari sono stati
impediti “l’accesso e l’acquisizione di alcuni documenti”,
menomando così le sue prerogative. Secondo la delegazione che ha
visitato il centro, il sistema dei Cpr (in Italia sono otto
quelli operativi e ospitano circa 550 persone, che “possono
essere detenute fino a 18 mesi”) è “irriformabile e l’unica
soluzione possibile è la loro chiusura immediata”.
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