Ascolta la versione audio dell’articolo4′ di letturaCresce l’attenzione sul vaiolo scimmie (Mpox). Mercoledì l’Oms, dopo aver denunciato 14mila casi e 524 morti nella Repubblica democratica del Congo, ha dichiarato l’emergenza sanitaria globale. Ieri l’Agenzia svedese per la sanità pubblica ha annunciato di aver registrato il primo caso al di fuori dell’Africa della variante più pericolosa, Clade 1. E la notizia di un primo caso di Mpox è arrivata oggi dal Pakistan, anche se è ancora da accertare di quale varianti si tratti. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha detto che è molto probabile che i Paesi dell’Unione europea vedranno più casi importati di vaiolo causati dal virus Clade I attualmente circolante in Africa. Tuttavia, la probabilità di una trasmissione prolungata in Europa è molto bassa a condizione che i casi importati vengano diagnosticati rapidamente e vengano implementate misure di controllo.«In Italia situazione sotto controllo»«La situazione epidemiologica in Italia al momento è sotto controllo poiché non sono stati accertati casi del nuovo ceppo (clade I) di Mpox. I nostri uffici sono in costante contatto con gli organismi internazionali, per elaborare misure condivise», ha affermato Mara Campitiello, capo del dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute. «Il ministero della Salute – aggiunge – ha attivato i canali operativi con Aifa e Iss per la pianificazione di strategie di contenimento del rischio nell’eventualità di variazione dello scenario attuale; contestualmente si sta procedendo con il rafforzamento della rete di sorveglianza diagnostica su tutto il territorio nazionale». Campitiello osserva inoltre che «la scorta nazionale di vaccini al momento è sufficiente a garantire il fabbisogno e stiamo elaborando una nuova circolare informativa alle Regioni con indicazioni alla popolazione e agli operatori impegnati nei siti di frontiera. Inoltre – conclude – è in corso la valutazione dell’istituzione di un tavolo interministeriale di concerto con il ministero degli Esteri, dell’Economia e delle finanze, degli Interni e dei Trasporti per concordare piani operativi di contrasto alla diffusione del patogeno con un approccio strategico organizzato».Loading…Conferma che la situazione è sotto controllo anche Andrea Antinori, Direttore Dipartimento Clinico Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma: «In Italia non c’è al momento alcuna emergenza da mpox, la situazione è sotto controllo e anche il Ministero della Salute è allertato con tutti gli altri organismi europei. Vanno giustamente rafforzate le misure di sorveglianza. Conosciamo la malattia e come si manifesta ma abbiamo anche un vaccino molto efficace indicato per i soggetti a rischio. Nel 2022-23 in Italia si sono sottoposti alla vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie 14mila persone, di queste 3.500 solo presso l’Istituto Spallanzani. Ma ripeto, le probabilità di contrarre il virus sono più alte per chi si reca in Paesi del continente africano, tra cui Repubblica Democratica del Congo, Burundi, Uganda, Kenya, Ruanda, Repubblica Centro Africana e Repubblica del Congo, tutti interessati dalla variante Clade 1b. A maggior rischio – prosegue Antinori – coloro che hanno contatti stretti, soprattutto sessuali, con potenziali persone infette. Per la popolazione generale italiana non c’è alcun pericolo, la situazione è costantemente monitorata. Tuttavia, questo non esclude a breve una circolazione di mpox anche nel nostro Paese. Ma ripeto la situazione è sotto controllo: conosciamo la malattia, come si manifesta e abbiamo un vaccino molto efficace. Certo, i numeri della vaccinazione contro mpox non sono quelli dell’anti-Covid ma perché è diretta a persone a rischio di contrarre virus tramite rapporti sessuali, una vaccinazione che è sempre aperta. Insomma, la risposta c’è e siamo pronti», conclude.La probabilità di infezione Mpox dal nuovo ceppo Mpxv (clade I) per i cittadini europei che viaggiano o vivono nelle aree colpite e hanno stretti contatti con le comunità colpite è alta, afferma il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), mentre la probabilità di infezione è bassa quando si evitano i contatti con le comunità colpite.Le raccomandazione dell’Ecdc«Si prevede che la gravità della malattia sia bassa – precisa l’Ecdc -. Nel complesso, il rischio per queste popolazioni è rispettivamente moderato e basso». Quanto all’Ue e allo Spazio economico europeo «il rischio complessivo per la popolazione generale» è «attualmente valutato come basso, sulla base di una probabilità molto bassa e di un impatto basso – segnala l’Ecdc -. La probabilità di infezione con il clade I di Mpox per i contatti stretti di casi importati possibili o confermati è elevata, ma si prevede che la gravità della malattia sia bassa. Tuttavia, in questo stesso gruppo, la gravità della malattia è considerata moderata tra coloro con condizioni di base, in particolare gli individui immunocompromessi. Nel complesso, il rischio per queste popolazioni è rispettivamente moderato e alto».
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