Nel primo anniversario
dell’espropriazione da parte del governo del Nicaragua
dell’Università Centroamericana di Managua, la Uca, gestita sino
ad allora dai gesuiti, la sede provinciale centroamericana della
Compagnia di Gesù ha chiesto al presidente nicaraguense che
“accetti la ricerca di una soluzione razionale in cui prevalgano
verità, giustizia, dialogo, libertà accademica e rispetto dello
Stato di diritto”.
In un comunicato l’ordine dei gesuiti ha chiesto
all’esecutivo sandinista di “cessare la repressione, smettere di
commettere violazioni sistematiche dei diritti umani e liberare
i prigionieri politici”. La richiesta è stata formulata in uno
scritto intitolato “Un anno dopo la confisca dell’Uca in
Nicaragua”, in cui la Compagnia di Gesù assicura che “la
repressione del governo continua e la domanda di giustizia
aumenta”. Nel documento, i gesuiti ricordano “con profondo
dolore e indignazione, ma con incrollabile speranza e richiesta
di giustizia” che è passato un anno “dalla confisca impunita e
ingiustificata da parte del governo del Nicaragua dei beni
dell’Uca, dei suoi centri di ricerca, biblioteche, delle
collezioni storiche di documenti, dei cataloghi di risorse
naturali, delle proprietà e delle risorse finanziarie”
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