«Le cellule staminali dopo i fasti dei primi anni 2000 stanno vivendo un momento di calo di popolarità». Lo ha spiegato il dottor Antonio Graziano, ceo di Rigenera Hbw, nel corso dell’incontro «Cellule staminali e medicina rigenerativa» all’Almo Collegio Borromeo di Pavia.
Il calo, ha spiegato Graziano, è dovuto «da un lato per il crescere dello scetticismo dei medici verso le reale applicazioni, dall’altro per le normative biotech che appaiono sempre più stringenti in ogni parte del mondo a cui fanno il pari vincoli sempre più ostativi per i comitati etici e la sperimentazione animale che limitano di fatto la ricerca e lo sviluppo di nuove terapie».
«Le speranze che nei pazienti erano state accese da alcune scoperte degli anni passati ora sembrano solo un lontano ricordo. I corposi finanziamenti che un tempo i governi destinavano a questo tema ormai sono solo un ricordo. Tuttavia le nuove tecnologie destinate all’indagine e alla gestione dei difetti genetici potrebbero gettare una nuova luce e dare vita alla famosa medicina di precisione rigenerativa e personalizzata da anni. L’età media e la popolazione sono in crescita ovunque nel mondo, per cui c’è sempre di più necessità di trovare strategie di gestione dell’invecchiamento, più che terapeutiche, al fine di vivere più a lungo ma soprattutto meglio».