Otto pagine, 22 paragrafi e due allegati nei quali ci si impegna per uno sviluppo umano-centrico dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, per mercati di lavoro resilienti in società che invecchiano, per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori con politiche e sistemi di formazione continua e per la promozione di mercati del lavoro inclusivi, sicuri e salutari. E’ questo il contenuto della dichiarazione finale approvata dai ministri al G7 del Lavoro e dell’Occupazione, che si è concluso oggi a Cagliari e che vede, nel secondo paragrafo, il ribadire “con la massima fermezza la condanna alla guerra di aggressione illegale, ingiustificabile e non provocata su larga scala della Russia contro l’Ucraina, che continua a influenzare la sicurezza alimentare ed energetica e i prezzi a livello globale, a scapito soprattutto dei più vulnerabili nelle nostre società”.
Oltre alla condanna alla Russia, nel secondo paragrafo i ministri del Lavoro del G7 riaffermano anche “la condanna più forte agli attacchi terroristici brutali condotti da Hamas e altri gruppi terroristici contro Israele il 7 ottobre 2023. Siamo profondamente preoccupati per la situazione umanitaria a Gaza – scrivono – e, richiamando la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, chiediamo un immediato cessate il fuoco, il rilascio di tutti gli ostaggi e un aumento sostenuto dell’assistenza umanitaria”.
Le parole di Calderone – Al termine della due giorni, il ministro del Lavoro Marina Calderone ha tenuto la consueta conferenza stampa, durante la quale ha espresso “soddisfazione della presidenza italiana, ma anche di tutti i Paesi che hanno partecipato, per l’esito dei nostri lavori, per la firma di una dichiarazione che tiene insieme e valorizza temi che sono di assoluta centralità per quello che è lo sviluppo delle nostre economie”. I due giorni di sessioni del G7, ha poi detto, si sono svolti in un “clima assolutamente fattivo, collaborativo, di scambi aperti, franchi, sinceri ma anche molto efficaci e votati all’attuazione delle singole misure”.
Piano d’azione sulla Ia – Per promuovere uno sviluppo e un uso sicuro, protetto e affidabile dell’intelligenza artificiale centrato sulla persona nel mondo del lavoro sarà necessario, è contenuto nel Piano d’azione sull’Ia presente all’interno della dichiarazione, “affrontare i disallineamenti delle competenze, collaborando strettamente con le imprese per identificare le lacune e le esigenze del mercato del lavoro e offrire una formazione più mirata, anche utilizzando i servizi pubblici e privati per l’impiego e promuovendo programmi di apprendistato di qualità e riqualificazione a metà carriera, con particolare attenzione alle Pmi”.
Inoltre, scrivono i sette ministri firmatari del documento, servirà “utilizzare sistemi di valutazione e previsione delle competenze per identificare le future esigenze di competenze nel mercato del lavoro, anche attraverso tecnologie basate sull’Ia” così come sarà necessario “facilitare l’accesso a programmi di riqualificazione e aggiornamento inclusivi e adeguati, inclusi micro-certificati Ia specifici per i cercatori di lavoro e per le transizioni dei lavoratori all’interno e tra le imprese, adattati allo sviluppo delle competenze necessarie per progettare, adottare, monitorare e utilizzare un’Ia affidabile e incentrata sull’uomo nel mondo del lavoro, anche attraverso la promozione di partenariati pubblico-privato e incoraggiando le aziende Ia a fornire servizi di formazione insieme alla distribuzione dell’Ia”.
Inoltre, si legge nel piano d’azione, si dovranno “sfruttare le tecnologie basate sull’Ia per migliorare le opportunità di istruzione e apprendimento permanente, pianificare e fornire meglio la formazione, personalizzare i contenuti della formazione in base alle esigenze individuali e aumentare la partecipazione e l’inclusività della formazione; sfruttare il dialogo sociale e i partenariati pubblico-privato per incoraggiare la formazione, la riqualificazione e il reinserimento dei lavoratori se necessario” e, infine, “promuovere la consapevolezza tra lavoratori e aziende, comprese le Pmi, dell’impatto dell’Ia sulle organizzazioni e sostenere gli sforzi delle aziende nell’aggiornamento delle competenze dei dirigenti e dei dipendenti, anche considerando linee guida sulle competenze necessarie per consentire l’adozione dell’Ia nei luoghi di lavoro”.
L’invecchiamento della popolazione – Altro tema cruciale quello dell’invecchiamento della popolazione, comune a tutti i Paesi del G7. “La quota di persone anziane aumenterà rapidamente nei prossimi decenni. L’invecchiamento della popolazione – scrivono i ministri nella dichiarazione – sta diventando rapidamente uno dei fattori di carenza di manodopera in settori economici chiave in molti paesi del G7 e pone diverse sfide, come la sostenibilità della protezione sociale, inclusi i sistemi di sicurezza sociale, l’equità intergenerazionale, un numero maggiore di persone bisognose di assistenza e una maggiore pressione sul settore dell’assistenza”.
“Per affrontare queste sfide – prosegue il documento – continueremo a sostenere l’invecchiamento attivo e sano, anche promuovendo opportunità di lavoro di qualità e apprendimento permanente a tutte le età, attraendo e trattenendo meglio i lavoratori più anziani, promuovendo una maggiore flessibilità nei percorsi di carriera e affrontando la discriminazione basata sull’età sul posto di lavoro, anche attraverso il dialogo sociale a tutti i livelli”.”Lavoreremo inoltre – continuano i sette ministri – per superare le barriere strutturali alla partecipazione al mercato del lavoro e attivare il potenziale inutilizzato degli inattivi e sottoccupati, inclusi i lavoratori più anziani, le persone con disabilità, coloro che hanno condizioni di salute a lungo termine, i giovani e le donne”.