Ascolta la versione audio dell’articolo4′ di letturaIl ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha lasciato Palazzo Chigi, dove è rimasto circa un’ora e mezza e ha incontrato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sangiuliano ha lasciato la sede del governo in auto dall’ingresso posteriore senza rilasciare dichiarazioni. Al centro il caso della “consulente” mancata del ministro della Cultura Maria Rosaria Boccia. Sangiuliano, a Meloni ribadite le mie verità Nessun passo indietro del ministro che al termine del colloquio ha rilasciato questa nota: « Sono stato a colloquio con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per ribadire la verità delle mie affermazioni contenute nella lettera inviata questa mattina al quotidiano ’La Stampa’: mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all’organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata”. Lo dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano»Loading…«Mai un euro del ministero per viaggi di Boccia»Sangiuliano in una lettera alla Stampa ha precisato ulteriormente: «Ho conosciuto la dottoressa Boccia a metà del mese di maggio durante la campagna per le elezioni europee riscontrandone un’identità di vedute – spiega – In seguito ho maturato l’intendimento di conferire alla dottoressa Boccia l’incarico, a titolo gratuito, di consigliere del ministro per i grandi eventi. Dopo la prima fase istruttoria, accogliendo alcune perplessità del Gabinetto sulla possibilità, ancorché meramente potenziale di situazioni di conflitto di interesse, ho deciso di non dare corso alla nomina e l’ho comunicato formalmente. Non è la prima volta che il ministero della Cultura, come altre istituzioni, non proceda a nomine che pur erano state istruite. In questo tempo la dottoressa Boccia non ha mai preso parte a procedimenti amministrativi. Ritengo importante sottolineare che mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Boccia». E sul G7 a Pompei ha aggiunto: «Il 3 giugno, mi sono recato al Parco Archeologico di Pompei per visitare i ponteggi metallici che consentono ai visitatori di guardare restauratori e archeologi al lavoro. Non è stato un sopralluogo avente a oggetto il G7. E in ogni caso le occasioni in cui è stata presente non avevano affatto carattere istituzionale e nemmeno in senso lato di istruttoria del G7. Mai si è discusso di questioni di sicurezza»Boccia: viaggi organizzati dal ministero, mai pagato io Ma la donna ha replicato direttamente a Sangiuliano. Lo ha fatto prima con la pubblicazione di due documenti relativi al G7, per sottolineare il suo coinvolgimento nella preparazione dell’evento. Si tratta di due pagine, di cui si legge solo l’intestazione, relative alla parte “Culture: global public good, global responsibility” e alle “sessioni di lavoro (4 sessioni da un’ora ciascuna”). Quanto alle presunte zero spese del ministero per lei, Boccia ha replicato così alle parole del ministro Sangiuliano su La stampa: «Io non ho mai pagato nulla, mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri tanto che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal Capo segreteria del ministro». E alle affermazioni del ministro sul fatto che lei non abbia mai preso parte alle riunioni operative sul G7, ha risposto: «Quindi non abbiamo mai fatto riunioni operative? Sopralluoghi? Non ci siamo mai scambiati informazioni?»«La nomina? Mi hanno chiesto di strapparla»
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